On the spot

Thursday, September 23, 2004

Dove stavano i nostri militari in Iraq quando le due Simone sono state rapite?

Nel mio vagabondare per Internet ho tremato e sofferto oggi aprendo le pagine delle news temendo di trovare confermate le terribili notizie sulle due Simone, operatrice di pace, impegnate a sostenere e ad aiutare donne e bambini di un paese sfortunatissimo. A differenze dagli altri Italiani rapiti le due Simone erano in Iraq per svolgere lavoro umanitario, lavoro di ricostruzione dell'anima e di corpi martoriati. Mi domando, se le nostre truppe sono dispiegate in Iraq per rendere possibile gli aiuti alla popolazione civile e la ricostruzione, dove erano queste truppe quando le due povere Simone sono state rapite? Delle nostre truppe si parla quando vengono attaccate dalla guerriglia, ma cosa fanno tra un attacco e l'altro? Quali attività ed iniziative vengono da loro protette attualmente? Quali risultati sono stati ottenuti pagando un contributo non piccolo di sangue e di sofferenza? Recentemente abbiamo appresso dal commissario della Crose rossa italiana che l'ospedale è protetto dai ribelli di Al-Sadr! Penso che i nostri ragazzi in Iraq siano valorosi e preparati per la loro missione. Forse non altrettanto preparati e coraggiosi sono alcuni politici che dovrebbero riconoscere che le condizioni locali non consentono attualmente iniziative di pace.

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