On the spot

Sunday, March 06, 2005

A riguardo di Giuliana e Nicola

Il sequestro di Giuliana presenta molte somiglianze con quello delle due Simone. Viene rapita una donna, una giornalista, la quale tramite il proprio lavoro rende testimonianza delle infinite sofferenze dei civili iracheni ed esprime convinzioni contrarie alla guerra e all' occupazione militare. Il sequestro di Giuliana come quello delle due Simone è in grado di focalizzare l'opinione pubblica, di mobilitare manifestazioni popolari contro l'attuale situazione in Iraq e la partecipazione della missione militare italiana.
Analogamente la riposta del governo italiano al sequestro presenta lo stesso schema e modello operativo. Dopo aver ribadito l'assoluta chiusura a ricatti politici, viene scelta la via delle trattative che passa per il pagamento di un riscatto. Nicola Calipari attiva canali probabilmente già utilizzati e in tempi relativamente brevi il sequestro giunge alla sua conclusione.
Cosa dire a riguardo della sparatoria? Due ipotesi. La prima, quella che il fuoco sia stato aperto da una pattuglia che ha interpretato in maniera superficiale e approssimativa le regole d'ingaggio. Episodio gravissimo in una struttura militare, a conferma come il piu' potente esercito del mondo e della storia non riesca ad esercitare il controllo del territorio, sia isolato rispetto alla realtà locale e come la truppa sul teatro delle operazioni non sia all'altezza dei compiti delegati.
Seconda ipotesi, l'agguato preordinato. Forse un'ipotesi fantasiosa, ma che esprimerebbe l'ostilità di determinate forze e strutture americane, autorizzate a prendere autonomamente decisioni anche di grande impatto politico, di fronte alle scelta operata dal governo italiano di trattative, chiuse a richieste politiche, ma aperte ad una transizione finanziaria pur di salvare la vita degli ostaggi.

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