On the spot

Thursday, May 09, 2013

Risposta a "Lettera aperta a Giorgio Napolitano" (dal Blog ColosseoNews)


Caro Sandro,

I pensieri e i sentimenti da te espressi nella lettera al Presidente Napolitano avevano suscitato in me diverse perplessità. Oggi, a distanza di qualche giorno da quella lettera e dalla formazione del governo Letta, il mio giudizio sulla situazione del sistema Italia è estremamente negativo e preoccupato.  Per questo faccio uso della possibilità offerta dal Blog di postare un commento per condividere con te le mie riflessioni, indirizzando dapprima il tema della rielezione di Napolitano e poi quello sulla formula politica del governo.

La Costituzione Italiana non prevede limiti ai mandati presidenziali. Nondimeno la carica venne fissata a 7 anni, questo per evitare che un presidente potesse essere rieletto dalle stesse Camere  e  per contribuire a svincolarlo  da eccessivi legami politici con l'organo che lo vota. Il Presidente Napolitano, dopo aver comunicato la sua non disponibilità per un secondo mandato, di fronte ad una pressione politica molto intensa, ha modificato il proprio orientamento chiedendo al tempo stesso impegni per la formazione del governo che si sarebbe dovuto costituire. Qui non siamo di fronte ad un padre generoso che prende per mano i propri figli e li aiuta a crescere. Qui siamo di fronte ad una palese violazione dello spirito della Costituzione e ad una deriva verso una forma di repubblica presidenziale, assai pericolosa perchè non inquadrata in una riforma piu' ampia del quadro costituzionale con una ridefinizione dell'equilibrio dei poteri e la soluzione del  tema del conflitto di interessi.

Il presidente Napolitano compirà tra pochi giorni 88 anni. L'età del pensionamento per i professori universitari è in generale fissata a 70 anni in Italia e a 65 in molti paesi della Comunità Europea.  La disponibilità di Napolitano ad accettare il peso gravoso di un nuovo mandato non suggerisce in me il pensiero di un sacrificio per il bene comune  quanto quello di un giudizio non adeguatamente ponderato sulle proprie possibilità e sul senso di tale scelta. In qualche modo anche questo voler ignorare i limiti biologici che la natura ci ha dato mi sembra ricollegrarsi  quella deriva presidenziale di cui dicevo prima,  più vicina però ai modelli  sudamericani  che alla Repubblica Francese.

La scelta di Napolitano ha probabilmente evitato un lungo periodo di sede vacante  ma ha di fatto rinviato il necessario riassestamento ("rivoluzione"?) all'interno dello scenario politico italiano.  L'elezione di un "nuovo" Presidente è solo rinviata e non risolta definitivamente. E' questo realmente un vantaggio per il nostro paese che si deve scrollare di dosso le alchimie politiche e concentre risorse e capacità per posizionarsi nel contesto della nuova globalizzazione economica?

Passo ora a fare qualche riflessione sulla formula di governo. Come condizione per la disponibilità ad un secondo mandato, il Presidente Napolitano ha richiesto la sollecita formazione di un governo e ha identificato (e di fatto imposto) come formula di governo quella di "larghe intese" con la partecipazione di PD, PdL e Scelta Civica. Questa imposizione da parte di Napolitano, a parte le considerazioni sulla correttezza costituzionale, mi sembra estremamente rischiosa per il paese in quanto egli, pur con l'intento dare un governo al Paese,  sembra non aver considerato accuratamente le probabilità di una omogenea azione di governo da parte di partiti assai distanti tra loro.

Qual è oggi la situazione a poche settimane dalla formazione del governo? Con un PD indebolito e disorientato e con Scelta Civica numericamente poco significativa, il PdL sotto la guida come sempre abile e furba di Silvio Berlusconi è diventato il partito forte della "coalizione". Perchè questo fatto dovrebbe essere giudicato di per se negativo o controproducente per il risanamento del del paese? Il PdL  gode del supporto di quasi dieci milioni di elettori e rappresenta un'espressione politica significativa del nostro paese,  dove larghe fasce di popolazione si identificano in posizioni moderate o addirittura conservatrici.

Il punto cruciale è che il PdL non opera come una forza liberale e innovatrice, espressione politica della Destra italiana, ma è finalizzato agli interessi personali di Silvio Berlusconi. Con la scelta dei ministri e per gli uffici di presidenza delle commissioni delle Camere, il Cavaliere ha mostrato ancora una volta il suo volto. Sono state delegate persone a lui personalmente legate, senza nessun rinnovamento generazionale. Berlusconi non è realmente interessato al bene superiore del paese e al succcesso di quel governo di "salute pubblica" a cui forse pensava Napoletano ma ha come stella polare della sua azione politica l'esecizio spregiudicato del potere, l'immunità giuridica della sua persona come pure la protezione e l'incremento del valore del suo gruppo industriale. Questa è la vera anomalia italiana, questo è il motivo per cui qualsiasi paragone tra il governo Letta con la larga coalizione tedesca non ha fondamento.

Nutro grande rispetto per il Presidente Napoletano ed il suo operato nel precedente settennato, ma l'imposizione fatta attualmente da Napoletano a riguardo della formula governativa confina con la cecità politica. Con l'ipoteca pesante della priorità degli interessi "particulari" del Cavaliere e il suo populismo di scopo elettorale, Enrico Letta  avrà grande difficoltà ad impostare una chiara azione di governo tra sofferenza della finanza pubblica, regole del gioco imposte dalla comunità europea e  risposte concrete  all'emergenza sociale (e eventualmente alla crescita). Già negli ultimi giorni, dopo le luci della ribalta per la scelta dei sottosegretari, è sceso il silenzio sull'azione del governo, e rimbomba minaccioso solo lo slogan elettoriale del PdL  dell'abolizione e della restituzione dell'IMU. Le proposte elaborate dai saggi (delle quali la stampa ha parlato pochissimo) sembrano lontanissime.

Sunday, March 06, 2005

L'onorevole Bossi di nuovo in Svizzera

Oggi l'Onorevole Bossi era di nuovo in Svizzera. Questa volta non per usufruire dell'assistenza ospedaliera e medicale della confederazione, ma per un'apparizione politica.
Dapprima, Onorevole, mi scusi se sono monotono e ritorno ad un mio vecchio blog, cosa facciamo per la sanità in Italia? E per favore mi risponda in maniera concreta, valutabile, misurabile. Le chiacchiere servono poco quando uno è malato, seriamente malato. Lasciamo l'argomento.
Lei oggi ha visitato la casa di Carlo Cattaneo, portatore nell'Ottocento di una visione federale della nuova Italia. Oltre che da Giuliano Bignasca, leader della Lega ticinese, un altro perseguitato dalla giustizia (quella svizzera pero') sembra che Lei sia stato ossequiato dal sindaco di Lugano e da un membro del governo ticinese (non so se presenti a titolo personale o ufficiale). Tutto questo cerimoniale mi ha sorpreso conoscendo le cautele dei politici svizzeri e mi suona ipocrita in considerazione del parere di molti Ticinesi sulla "vicina Repubblica", origine di tutti i mali dall'inquinamento di importazione alla concorrenza per i giovani locali nel corteggiamento delle fanciulle.
Capisco il legame che La lega a Carlo Cattaneo e al suo pensiero, ma Le consiglio di sfruttare i soggiorni nella Confederazione per informarsi su aspetti attuali della realtà svizzera.
Ad esempio, Le ha raccontato qualcuno del presidente del consiglio nazionale svizzero, un avvocato ginevrino, il quale a seguito di una diagnosi di tumore, dopo un periodo di attesa e riflessione di sole tre settimane ha deciso il ritiro dalla politica, per rispetto all'assemblea e ai suoi elettori?
Lei, Onorevole, Bossi, eletto al parlamento europeo due anni fa, non ha ancora partecipato ad una singola seduta di tale parlamento, espressione di un potere centralistico, che Lei d'altra parte disprezza. Come la mettiamo con gli emolumenti e con i privilegi, non piccoli legati a questa funzione?

A riguardo di Giuliana e Nicola

Il sequestro di Giuliana presenta molte somiglianze con quello delle due Simone. Viene rapita una donna, una giornalista, la quale tramite il proprio lavoro rende testimonianza delle infinite sofferenze dei civili iracheni ed esprime convinzioni contrarie alla guerra e all' occupazione militare. Il sequestro di Giuliana come quello delle due Simone è in grado di focalizzare l'opinione pubblica, di mobilitare manifestazioni popolari contro l'attuale situazione in Iraq e la partecipazione della missione militare italiana.
Analogamente la riposta del governo italiano al sequestro presenta lo stesso schema e modello operativo. Dopo aver ribadito l'assoluta chiusura a ricatti politici, viene scelta la via delle trattative che passa per il pagamento di un riscatto. Nicola Calipari attiva canali probabilmente già utilizzati e in tempi relativamente brevi il sequestro giunge alla sua conclusione.
Cosa dire a riguardo della sparatoria? Due ipotesi. La prima, quella che il fuoco sia stato aperto da una pattuglia che ha interpretato in maniera superficiale e approssimativa le regole d'ingaggio. Episodio gravissimo in una struttura militare, a conferma come il piu' potente esercito del mondo e della storia non riesca ad esercitare il controllo del territorio, sia isolato rispetto alla realtà locale e come la truppa sul teatro delle operazioni non sia all'altezza dei compiti delegati.
Seconda ipotesi, l'agguato preordinato. Forse un'ipotesi fantasiosa, ma che esprimerebbe l'ostilità di determinate forze e strutture americane, autorizzate a prendere autonomamente decisioni anche di grande impatto politico, di fronte alle scelta operata dal governo italiano di trattative, chiuse a richieste politiche, ma aperte ad una transizione finanziaria pur di salvare la vita degli ostaggi.

Sunday, November 21, 2004

Pietrina Pira, l'avvoltoio di Galtelli'

Caro papa',
non so se nella dimensione in cui tu ora ti trovi ti sia possibile leggere i blogs di Internet. Diverse volte in risposta ai tuoi messaggi di solitudine ti suggerii di comprarti un PC, di navigare, di chattare, ma tu eri troppo lontano da queste tecniche e non avevi l'umiltà di impararle. Mi piace pero' pensare che tu, dalla tua dimensione al di fuori dello spazio e del tempo, possa leggere queste mie parole con delle tecniche ben piu' potenti di quelle valide per i computers.
Che cumulo di macerie mi hai lasciato, papà. Mi ricordo delle tue parole. Piera, la mia compagna, prenderà qualche ricordo. Io ti rispondevo accondiscendente, lascia tutto scritto papà.
Non potevi immaginare che Piera con gli oggetti tuoi e di Etta (non ho avuto nessun legame con questa persona, ma le circostanze mi hanno inspirato pietà per lei) ha fatto nella tua ex-casa un mercato in cui vendere al miglior offrente. Altro che ricordi. Altro che poesia della memoria. Ieri, sabato, entrando nella casa che era stata tua (e di cui tu, illuso, avevi venduto la nuda proprietà per ricavarne il danaro da dare a Piera per tenertela legata e per essere certo di ricevere assistenza) ho avuto un senso di schifo. Il mercato degli oggetti; un senso acre di fumo nelle stanze (ti ricordi cosa disse prima della tua morte il Prof. Nervi a riguardo del fumo e dei tumori?); alcuni possibili compratori, persone senz'altro degnissime, ma con facce che non ti sarebbero di certo piaciute.
Quando ho raccontato questo episodio ad una mia cugina, mi ha risposto: avresti dovuto essere piu' incisivo in vita, ora devi solo rispettare le sue volontà.
Le ho rispettate papà. Ho ottenuto da Piera la ricevuta che il testamento è stato "completamente e pienamente soddisfatto", consegnando tutti gli arredi, compresi quelli di valore, come da te pignolescamente specificato. La tua volontà è stata fatta.
Chiunque sia interessato a ricevere informazioni su Pietrina (detta Piera) Pira, nata a Galtelli', il 13.03.1943, l'avvoltoio di mio padre, è pregato di contattare l'autore di questo Blog.

Saturday, October 30, 2004

Gli illusi della sinistra

Proprio nel giorno della firma della Costituzione Europea ci si litiga di nuovo nel governo Berlusconi e molti (a sinistra) danno il governo per spacciato. In particolare "La Repubblica" fa quasi tenerezza nel voler convincere i propri lettori che il governo della CdL sia prossimo ad esalare l'ultimo respiro. Si puo' essere essere cosi' incapaci di analizzare la realtà?
L'attuale governo della Repubblica è unito dagli interessi particolari dei partiti e delle figure che lo sostengono. Questo è il vero programma, altro che patto con gli italiani! La Lega e Bossi vogliono imporre la devolution. Berlusconi deve consolidare il proprio potentato economico, auto-condonarsi tutto il condonabile, diminuirsi le tasse e dare una mano a qualche amico birbantello. Fini e i sui vogliono riacquistare peso sullo scenario politico facendosi paladini della famiglia, delle persone a basso reddito e delle "radici cristiane della nostra storia", come ho letto in un manifesto.
Amici della sinistra, forse Berlusconi & C non hanno senso dello stato, ma sono furbi di tre cotte e ben decisi a raggiungere i propri obiettivi. Il governo della CdL, espressione del Parlamento eletto democraticamente e liberamente dagli Italiani, durerà fino alla fine della legislatura in modo che gli egoistici interessi dei diversi attori siano realizzati. Con buona pace del buon governo e dell'interesse superiore!

Wednesday, October 06, 2004

Un nuovo obiettivo programmatico per la Lega?

Sono oramai parecchi mesi che l'Onorevole Bossi è ricoverato in una struttura sanitaria del Canton Ticino (Svizzera). Suppongo che il centro sia stato scelto perchè puo' offrire quella riservatezza e quella tranquillità di cui l'illustre paziente necessita in questo momento.
C'è pero' un'altra interpretazione, per niente astrusa. L'onorevole Bossi e la sua gentile consorte, che ha praticamente fatto "sparire" il marito dall'ospedale dove era ricoverato in Italia, potrebbero aver scelto il centro ticinese per mancanza di fiducia nelle strutture sanitarie della repubblica (Padania inclusa). Non mi sento di dare torto alla famiglia Bossi, avendo in mente i numerosi casi di mala sanità che accadono da noi (e di cui ho fatto diretta esperienza).
Tanti auguri, caro Bossi, si rimetta presto. Auspico un suo sollecito rientro in Italia, pienamente ristabilito. Forse, dopo l'esperienza della malattia, potrebbe dare un nuovo e senz'altro piu' sensato obiettivo al suo partito, al posto della devolution e della legislazione pro Berlusconi. Il miglioramento della qualità delle cure mediche e dell'assistenza negli ospedali italiani (cominci pure da quelli della Padania che le sono piu' vicini). Non tutti i cittadini italiani godono di uno stipendio di parlamentare e possono andare all'estero quando si annunciano guai grossi di salute, pagando diarie giornaliere di 1000 e piu' Euro.

Thursday, September 23, 2004

Dove stavano i nostri militari in Iraq quando le due Simone sono state rapite?

Nel mio vagabondare per Internet ho tremato e sofferto oggi aprendo le pagine delle news temendo di trovare confermate le terribili notizie sulle due Simone, operatrice di pace, impegnate a sostenere e ad aiutare donne e bambini di un paese sfortunatissimo. A differenze dagli altri Italiani rapiti le due Simone erano in Iraq per svolgere lavoro umanitario, lavoro di ricostruzione dell'anima e di corpi martoriati. Mi domando, se le nostre truppe sono dispiegate in Iraq per rendere possibile gli aiuti alla popolazione civile e la ricostruzione, dove erano queste truppe quando le due povere Simone sono state rapite? Delle nostre truppe si parla quando vengono attaccate dalla guerriglia, ma cosa fanno tra un attacco e l'altro? Quali attività ed iniziative vengono da loro protette attualmente? Quali risultati sono stati ottenuti pagando un contributo non piccolo di sangue e di sofferenza? Recentemente abbiamo appresso dal commissario della Crose rossa italiana che l'ospedale è protetto dai ribelli di Al-Sadr! Penso che i nostri ragazzi in Iraq siano valorosi e preparati per la loro missione. Forse non altrettanto preparati e coraggiosi sono alcuni politici che dovrebbero riconoscere che le condizioni locali non consentono attualmente iniziative di pace.

Friday, September 17, 2004

Repubblica.it/economia: Berlusconi ottimista sul 2005 Siniscalco rassicura gli statali

Repubblica.it/economia: Berlusconi ottimista sul 2005 Siniscalco rassicura gli statali

Il presidente del Consiglio ci rassicura. E con lui il nostro ministro del Tesoro, uno che "guarda solo ai numeri". Il nostro potere di acquisto resta inalterato l'anno prossimo, anzi no, sale. Sale del 2,2%. Ma che significa? Mi sembra di essere sulla Luna, oppure è Berlusconi ad essere sulla Luna. In primavera i prezzi salivano, dalla cicoria sui banchi della verdura al mercato ai pacchetti "tutto compreso" per le vacanze. La colpa era dell'Euro. Tremonti chiedeva ai suoi colleghi l'Euro in carta, perchè gl'Italiani (poverini) non sono abituati alle monete, non le considerano abbastanza. Forse perchè erano abituati a decine d'anni di inflazione (poverini davvero). Piero Ostellino sul Corriere filosofava in materia, forse dimenticando (lui giornalista di lunga data!) come gli articoli sugli aumenti dei prezzi al ritorno delle vacanze popolassero il suo giornale alla ricerca di argomenti dopo la quiete ferragostana in anni ben precedenti al conio del primo Euro. Ora, all'inizio dell'autunno, la suonata cambia. Scopa nuova. L'aumento dei prezzi non ha importanza perchè (miracolo) le retribuzioni aumenteranno e potremo spendere piu' di prima!