On the spot

Thursday, September 23, 2004

Dove stavano i nostri militari in Iraq quando le due Simone sono state rapite?

Nel mio vagabondare per Internet ho tremato e sofferto oggi aprendo le pagine delle news temendo di trovare confermate le terribili notizie sulle due Simone, operatrice di pace, impegnate a sostenere e ad aiutare donne e bambini di un paese sfortunatissimo. A differenze dagli altri Italiani rapiti le due Simone erano in Iraq per svolgere lavoro umanitario, lavoro di ricostruzione dell'anima e di corpi martoriati. Mi domando, se le nostre truppe sono dispiegate in Iraq per rendere possibile gli aiuti alla popolazione civile e la ricostruzione, dove erano queste truppe quando le due povere Simone sono state rapite? Delle nostre truppe si parla quando vengono attaccate dalla guerriglia, ma cosa fanno tra un attacco e l'altro? Quali attività ed iniziative vengono da loro protette attualmente? Quali risultati sono stati ottenuti pagando un contributo non piccolo di sangue e di sofferenza? Recentemente abbiamo appresso dal commissario della Crose rossa italiana che l'ospedale è protetto dai ribelli di Al-Sadr! Penso che i nostri ragazzi in Iraq siano valorosi e preparati per la loro missione. Forse non altrettanto preparati e coraggiosi sono alcuni politici che dovrebbero riconoscere che le condizioni locali non consentono attualmente iniziative di pace.

Friday, September 17, 2004

Repubblica.it/economia: Berlusconi ottimista sul 2005 Siniscalco rassicura gli statali

Repubblica.it/economia: Berlusconi ottimista sul 2005 Siniscalco rassicura gli statali

Il presidente del Consiglio ci rassicura. E con lui il nostro ministro del Tesoro, uno che "guarda solo ai numeri". Il nostro potere di acquisto resta inalterato l'anno prossimo, anzi no, sale. Sale del 2,2%. Ma che significa? Mi sembra di essere sulla Luna, oppure è Berlusconi ad essere sulla Luna. In primavera i prezzi salivano, dalla cicoria sui banchi della verdura al mercato ai pacchetti "tutto compreso" per le vacanze. La colpa era dell'Euro. Tremonti chiedeva ai suoi colleghi l'Euro in carta, perchè gl'Italiani (poverini) non sono abituati alle monete, non le considerano abbastanza. Forse perchè erano abituati a decine d'anni di inflazione (poverini davvero). Piero Ostellino sul Corriere filosofava in materia, forse dimenticando (lui giornalista di lunga data!) come gli articoli sugli aumenti dei prezzi al ritorno delle vacanze popolassero il suo giornale alla ricerca di argomenti dopo la quiete ferragostana in anni ben precedenti al conio del primo Euro. Ora, all'inizio dell'autunno, la suonata cambia. Scopa nuova. L'aumento dei prezzi non ha importanza perchè (miracolo) le retribuzioni aumenteranno e potremo spendere piu' di prima!

Thursday, September 16, 2004

Roma: una città paciosa?

Nei miei ricordi il nome della mia città di Roma era sovente associato all'aggettivo pacioso. Una città paciosa. I romani: paciosi. Dove è finita questa caratteristica dei miei concittadini? Ogni partita di calcio della Roma diventa una guerra, o una occasionedi inciviltà come ieri. Il livello di tolleranza si è abbassato. Quando non ci sono gravi incidenti ci dicono sapienti commentatori che ci sono state piccole scaramucce. Tutto bene quindi. E il presidente Sensi a commento di un arbitro sanguinante: la Roma è vittima. Quasi come non sapesse che questi stati d'animo sono cresciuti nel tempo, con le società che facevano finta di niente. Non vedo, non sento, e non parlo. Ma siamo mai stati paciosi a Roma?

An other blog...

yes, I am sorry an other blog.
An other blog where Antonio can write about himself and about happy and sad moments.
And sometimes I will tell you abou my thoughts about the world around me. And I wil tell you about Roma and Zurich the two towns which span my life.
That is enough for now